BRUNO TOMMASI Arcivescovo di Lucca

Suore Oblate dello Spirito Santo

l’Orologio Eucaristico

Le Preghiere e Le Poesie

Bruno Tommasi Arcivescovo di Lucca

Leone XIII e La Beata Elena Guerra

 La Beata Elena Guerra ispiratrice della «Divinum illud munus», fondatrice delle Suore Oblate dello Spirito Santo
Avvertì l'esigenza di promuovere il culto dello Spirito Santo

Il 9 maggio 1897 il Papa Leone XIII pubblicò l'Enciclica Divinum illud munus, interamente dedicata allo Spirito Santo. Allora la comunità cristiana aveva un'insufficiente percezione della presenza vivificante dello Spirito Santo nella Chiesa e nell'esistenza del credente, come rileva il Sommo Pontefice nell'Enciclica medesima. «Forse non mancano anche ai nostri giorni di quelli, che, se fossero interrogati, come una volta l'Apostolo Paolo interrogò alcuni se avessero ricevuto lo Spirito Santo, risponderebbero a loro volta: Noi non sappiamo neppure se lo Spirito Santo esiste; anche se l'ignoranza non arriva a tanto, certamente in gran parte è scarsa la conoscenza che se ne ha» (n. 9).

In quel tempo visse a Lucca Elena Guerra, nata in questa città il 23 giugno 1835, e quivi morta l'11 aprile 1914, la quale diede origine alla Congregazione delle Suore Oblate dello Spirito Santo per l'educazione scolastica e religiosa della gioventù. Elena Guerra, beatificata poi dal Papa Giovanni XXIII il 26 aprile 1959, avvertì fortemente l'esigenza di promuovere il culto dello Spirito Santo. A riguardo la Beata notava nel 1886: «Mi venne... il pensiero di scrivere al Papa ed anzi non potei fare a meno di buttar giù sulla carta ciò che avrei voluto dirgli...» (Miss. VI). Poi, anche dietro consiglio di persona di fiducia, lasciò cadere il progetto.

Ma insieme alla Beata Elena vi furono altri personaggi dell'ambiente lucchese, che in modo complementare avvertirono la medesima esigenza e contribuirono a spingere Elena ad esternare al Pontefice il voto di una più ampia propagazione del culto dello Spirito Santo: Erminia Giorgetti, una donna di servizio presso la comunità della Beata Elena, di profonda vita interiore; Maria Vangioni, poi religiosa della stessa Congregazione; ed infine Mons. Giovanni Volpi, decano della chiesa di s. Michele in Lucca, poi Vescovo ausiliare in questa città, e successivamente Vescovo di Arezzo, direttore spirituale di Elena e di s. Gemma Galgani.

Nell'agenda - diario del 1897 la Beata Elena annotava di essere sollecitata a scrivere al Papa da un portavoce di questa ispirazione interiore (Erminia) e da un piccolo portavoce (Maria Vangioni, allora in giovane età). La Beata Elena esortò Erminia Giorgetti a palesarle quanto asseriva di avere percepito interiormente, sebbene, come ella stessa notava, non fosse propensa a credere a cose straordinarie.

Ecco alcuni cenni di quanto Erminia disse alla Beata Elena. «Intesi in me la voce di Gesù che disse: L'Amore non è conosciuto, l'Amore non è amato, l'Amore è disprezzato... dì alla Madre che scriva una lettera al Santo Padre, pregandolo a riunire tutti i fedeli in una continua preghiera... cioè pregando molto lo Spirito Santo, e così procuri dirichiamare a Dio tutti i cuori» (Miss. VI novembre 1893).

Prosegue la Beata Elena, nel medesimo scritto: «Dopo la manifestazione fattami dalla suddetta Erminia mi convinsi essere volontà di Dio che rifiorisse tra i fedeli la devozione allo Spirito Santo... di scriverne al Papa... (VI).

Fu Mons. Volpi che, nel suo colloquio col Santo Padre per ottenere la rinunzia alla dignità di decano di s. Michele, parlò al Papa di Elena Guerra e del suo desiderio di propagare il culto dello Spirito Santo (7 febbraio 1894). Fece seguito a questa prima manifestazione del desiderio della Beata Elena una sua lettera a Leone XIII il 17 aprile 1895, che indusse il Pontefice a pubblicare il Breve Provida. Elena aveva fatto pervenire al Papa il suo scritto: «La lettera (di Elena Guerra) non solo Gli fu bene accetta, ma Lo indusse a dare quel Breve...» (8 giugno 1895). Vennero poi altre lettere della religiosa al Pontefice, in cui chiedeva insistentemente di adoperarsi ancor più per la propagazione del culto allo Spirito Santo e lo supplicava di «congiungere i fedeli in una preghiera unanime e universale allo Spirito Santo» (1° dicembre 1895), di «andare avanti e aprire definitivamente nella Chiesa la vera casa dell'orazione, un Cenacolo, dove i fedeli, uniti a quella divina Madre che tanto pregò con gli Apostoli nel cenacolo di Gerusalemme, impetrino dal Divino Spirito, con un Veni incessante, il sospirato rinnovamento della faccia della terra». (6 novembre 1896).

La risposta a questo desiderio fu data dall'Enciclica «Divinum illud munus», per cui Elena annotò tra i suoi appunti. «Questa Enciclica la ottenne la povera suor Elena con replicate lettere che ella scrisse al Pontefice Leone XIII, negli anni 189697».

Nell'Enciclica il Papa afferma che ogni riflessione sullo Spirito Santo deve partire da un'appropriata conoscenza della SS. Trinità, «Centro di tutto». L'Enciclica nei nn. 3-4-5 richiama poi il principio teologico dell'attribuzione, che consiste nel riferire in modo speciale ad una Persona divina qualche opera esterna della Trinità: «Di qui l'uso della Chiesa di attribuire al Padre le opere della potenza, al Figlio quelle della sapienza, allo Spirito Santo le opere dell'amore».

Perciò sono attribuite allo Spirito Santo le opere dell'amore, dal concepimento di Cristo a tutte le sue azioni. Come il Cristo, così la sua Chiesa è fecondata dallo Spirito Santo: «Basti sapere che se il Cristo è il Capo della Chiesa, lo Spirito Santo ne è l'anima, ciò che è l'anima del nostro corpo è lo Spirito Santo nella Chiesa, corpo di Cristo» (n. 6).

Il proseguo dell'Enciclica ha come tema centrale l'azione dello Spirito Santo nella vita del fedele, che perviene alla fede e alla fedeltà alla Grazia per opera dello Spirito Santo (vedi nn. 78 910).

Il Papa conclude esortando alla preghiera incessante allo Spirito Santo, «del quale tutti abbiamo grandissimo bisogno». Non c'è da dubitare che tali orazioni rimangano inesaudite, mentre egli stesso ci assicura che egli stesso intercede con insistenza per noi con gemiti inesprimibili». Le ispirazioni della Beata Elena furono davvero profetiche riguardo al cammino di conoscenza e di esperienza dello Spirito Santo, che la Chiesa ha compiuto in questo secolo, cammino aperto dall'Enciclica di Leone XIII, segnato profondamente dall'evento conciliare, che ha costituito per la Chiesa una rinnovata primavera dello Spirito, portato avanti dall'Enciclica Dominum et vivificantem dell'attuale Pontefice.

È un cammino di rinnovamento dell'azione dello Spirito nella vita della Chiesa e del cristiano per la trasformazione di questo mondo nel Regno di Dio, per cui così pregava la Beata Elena: «Emettete, o Dio Salvatore, l'Amore qual Fuoco divino... / mandatelo come vincolo di santa unione... / Mandatelo, il vostro Spirito, come creatore di una società universale di Santi, come rinnovatore della faccia della terra». (Ossequie e Preghiere allo Spirito Santo Elena Guerra).


Fonte L'OSSERVATORE ROMANO, Giovedì 8 Maggio 1997
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Ringrazio Suor Liliana che mi ha dato libri e foto che parlano della Beata Elena Guerra una religiosa che ha costituito l'ordine delle suore Oblate dello Spirito Santo e con riconoscenza ho costruito con amore queste pagina Web, con l'augurio che tante persone possano conoscere la Storia della Beata.Per contattare suor Liliana scrivete a sistitu1@virgilio.it
Giammarco De Vincentis